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A PROPOSITO DELLO SPETTACOLO "LA CHANSON
FRANÇAISE"
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La
Nuova Ferrara
02.01.2003
di Piero Lodi |
MILVA, COME A CASA
Straordinaria l'interpretazione a Cento

Milva durante lo spettacolo "La
Chanson Française".
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CENTO. Smessi gli abiti viennesi, il teatro
Borgatti si è vestito alla parigina per il concerto di capodanno
che la tradizione centese vuole anticipato di un giorno rispetto
alla data del 31. Sul palco Milva che ha dedicato alla città
un concerto per amici. Il clima, infatti, reso vibrante ed emozionante
dalle indiscusse ed indiscutibili doti vocali della cantante nata
a Goro, è infatti stato improntato a cordialità.
"Mi sento a casa - ha detto la "pantera" - salutando
il pubblico dopo averlo emozionato con la prima canzone - Cento
non è molto lontana dalla mia Goro. Cantare qui è
un po' come cantare a casa; per questo mi permetto di chiamarvi
e di considerarvi amici".
E per questi amici, spettatori ed invitati, che, grati, gremivano
il teatro, la cantante ha regalato due ore di concerto di grandissimo
coinvolgimento.
"La chanson francese da Edith Piaf a Charles Aznavour",
questo il titolo dello spettacolo per la trascrizione e gli arrangiamenti
del Direttore bolzanino Hubert Stuppner, rappresenta infatti una
trascinante cavalcata tra i più conosciuti e suggestivi brani
del repertorio d'oltralpe.
Milva durante
lo spettacolo "La Chanson Française".
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Citiamo, tra gli altri, Juliette Greco, Jacques Prévert,
Yves Montand, Gilbert Bécaud e Jacques Brel, indimenticabili
classici che hanno segnato la storia della musica di intrattenimento
degli ultimi settant'anni.
Milva, splendida interprete ed ospite d'eccezione del Borgatti,
era reduce da un'intensa ed applaudita tournée nei più
importanti teatri italiani, in cui ha presentato il suo repertorio
di canzoni francesi adattati ad orchestra sinfonica.
Acclamata trionfalmente all'Olympia di Parigi e definita con l'epiteto
di giovane Piaf quando aveva appena ventiquattro anni, Milva non
ha mai cessato nel corso della sua longeva carriera di mantenere
vivo il legame con la nazione cugina continuando a proporre con
successo brani degli chansonniers.
E la Francia sembra esserle grata dal momento che nel '98 è
stata insignita persino dell'onorificenza di Chevalier des Arts
et Lettres da parte del Ministero della Cultura.
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Se Milva ha rappresentato la novità,
la continuità è stata, invece, assicurata da I Virtuosi
Italiani, conosciuta ed apprezzata orchestra che da anni e secondo
tradizione dà il benvenuto al nuovo anno dal palcoscenico
del Teatro Borgatti.
© La Nuova Ferrara
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